
L’anorgasmia femminile
è un problema sessuale della donna
che consiste nell’impossibilità di raggiungere l’orgasmo anche in presenza di
una stimolazione sessuale opportuna e di un adeguato livello di eccitazione.
L’anorgasmia è un
problema molto diffuso tra le donne anche se spesso si fa finta di nulla e si preferisce rimanere
in silenzio. Recenti statistiche hanno evidenziato che il 10% delle donne
ammette di soffrirne e di non aver mai raggiunto l’orgasmo, anche se la
percentuale sale di molto se consideriamo le donne che fingono (quasi il 50%) o
che non considerano l’anorgasmia un problema da risolvere.
In realtà si tratta di un vero e proprio problema che ha numerose conseguenze nella vita emotiva della donna e
della coppia. Anche se è ormai diffuso il luogo comune che per la donna
l’appagamento in un rapporto di coppia è un’esperienza più completa e non si
riduce al solo rapporto sessuale, non è bene fare finta che si è completamente
appagate. Se non si ha l’appagamento anche nella camera da letto, difficilmente
il rapporto di coppia sarà sano e duraturo.
Quindi è importante capire bene quali sono le cause dell’anorgasmia femminile in
modo da poter iniziare un vero percorso di crescita a miglioramento personale
al fine di limitare gli effetti negativi di questo disturbo.
Orgasmo femminile: un
mistero ancora da svelare

Nei nostri tempi moderni abbiamo scoperto cose inimmaginabili
e raggiunto frontiere al limite della fantascienza, eppure, quando si parla di sessualità femminile l’ignoranza la fa
da padrona e i luoghi comuni ancora hanno la meglio sulla ragione.
Mentre l’orgasmo maschile è stato studiato nei minimi
particolari ed oggi si hanno molte informazioni sul meccanismo che lo attiva,
sull’orgasmo femminile le zone
oscure sono ancora tante e una delle poche cose di cui si è certi è che il suo meccanismo di attivazione è
complesso e variabile da una donna all’altra.
Questa disinformazione ha diverse cause storiche. Prima di
tutto la sessualità femminile è stata messa in secondo piano da circa duemila
anni con l’avvento della società patriarcale che ha preso il posto di quella
matriarcale, molto più antica ed efficiente. Poi il fatto che l’orgasmo
femminile non è indispensabile per la riproduzione e per la continuazione della
specie umana come lo è quello maschile. Un uomo che non raggiunge l’orgasmo non
ha l’eiaculazione e quindi non può mettere incinta una donna, una donna che non
raggiunge l’orgasmo in un rapporto può procreare senza problemi.
Una delle poche cose di cui siamo certi è che la sessualità femminile è molto più
complessa di quella dell’uomo e dove le variabili che interagiscono sono
davvero tante: fisiche, emotive, psicologiche, storiche, sociali, educazionali
e religiose.
Anche la quantità del livello di stimolazione che è
necessaria per permettere il raggiungimento dell’orgasmo varia notevolmente da
donna a donna, ed anche nella stessa donna può variare tra un rapporto e
l’altro al variare delle circostanze (emotive ed ambientali).
Inoltre l’intero
meccanismo è così delicato che fino all’ultimo istante può accadere un
imprevisto che lo può bloccare, cosa che non avviene nell’uomo che quando
raggiunge il punto di non ritorno non può più evitare l’orgasmo.
La classificazione
dell’anorgasmia

L’anorgasmia femminile
è stata suddivisa in varie tipologie differenti a seconda delle caratteristiche che la riguardano:
·
anorgasmia
parziale,
·
anorgasmia
totale,
·
anorgasmia
relativa,
·
anorgasmia
primaria.
Si parla di anorgasmia
parziale quando la donna non riesce a raggiungere l’orgasmo con la solo
stimolazione vaginale, mentre ci riesce con la stimolazione clitoridea. Quando
invece la difficoltà nasce anche con la stimolazione del clitoride si parlerà
di anorgasmia totale.
L’anorgasmia relativa avviene
quando la donna ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo in un rapporto sessuale
con il partner, ma ci riesce quando sta da sola tramite la masturbazione.
Infine l’anorgasmia
primaria è quando la donna non è mai riuscita a raggiungere l’orgasmo
indipendentemente dalla situazione al contorno.
Le cause
dell’anorgasmia femminile
Come il Tantra può
aiutare le donne a risolvere l’anorgasmia

Molte delle cause dell’anorgasmia
femminile possono essere risolte in maniera efficace con il Tantra, in particolare quelle di natura
emotiva e psicologica.
Prima di tutto si è scoperto che molte donne non riescono a
raggiungere l’orgasmo a causa di una scarsa conoscenza del proprio corpo e del
meccanismo della propria risposta sessuale.
Grazie al Tantra la
donna inizia a conoscersi a fondo. Comprende che l’orgasmo non è solo una questione legata ai
genitali, ma a tutto il suo corpo che può diventare nel suo complesso una fonte
di ingresso degli stimoli del piacere. In pratica espande la sua sensibilità.
Grazie al Tantra la donna impara ad accettare il suo corpo, a piacersi, a non provare
vergogna ed imbarazzo a stare nuda con un uomo.
Quindi si possono eseguire una serie di esercizi mirati a rinforzare il pavimento pelvico, a renderlo più
tonico e permettere alla donna di utilizzare i muscoli sessuali durante un
rapporto per amplificare la sensazione di piacere e non bloccarla.
Il Tantra ti insegna la
corretta respirazione
e come puoi utilizzare il respiro per rilassarti, far sparire le tensioni e gli
stati d’ansia e preparare il tuo corpo e la tua mente a raggiungere l’orgasmo
nel modo corretto.
Il massaggio Tantra,
ed in particolare il massaggio Yoni,
aiuta la donna ad essere consapevole delle sue zone erogene, dei punti del
piacere e come l’energia sessuale si muove per il proprio corpo fino ad
imparare a gestirla e a farla confluire dove serve. In particolare viene
insegnato alla donna a riconoscere il sopraggiungere dell’orgasmo e quali sono
le sensazioni premonitorie ad esse connesse in modo che non vengano bloccate.